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La musicoterapia in RSA è un percorso che si modifica giornalmente.
Ho svolto sedute individuali e di gruppo, in cui ho pensato di poter collegare tecniche di Drum Circle facilitato secondo il metodo di Arthur Hull e improvvisazione clinica musicoterapica. Osservando le risposte delle/degli ospiti ho dedotto che questi due approcci sono una combo perfetta per relazionarsi con loro e tra loro.
La musica è uno strumento potente, scioglie tensioni e fa bene al cuore coccolando chi suona e chi ascolta.
L’ascolto e la condivisione musicale nella/nel paziente anziana/o sono elementi importanti, in quanto evocano ricordi, riflessioni, facilitano creatività ed espressione del sé.
I tamburi, in particolare, offrono una corsia preferenziale per arrivare direttamente al cuore.
In particolare, la musicoterapia per la/il paziente affetta/o da Alzheimer per:
– stimolare la memoria a breve termine
– aiutare il riconoscimento delle emozioni attraverso il suono
– stimolare la parola
– esplorare nuovi suoni e nuovi strumenti
(…)
Piangere.
Ridere.
Sentirsi dire: “mi sei mancata!”
La ricchezza di questi momenti aiuta anche me.
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